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Progetto Europeo “Net-Care: Networking and Care for Migrant and Refugee Women”

This project is funded by the Rights, Equality and Citizenship Programme of the European Union (2014-2020) under the Grant Agreement n. 856909.




Alice è partner del progetto “Net-Care: Networking and Care for Migrant and Refugee Women”.


Secondo le Organizzazioni Internazionali (UNHCR, UNFPA, WRC) “molte donne, ragazze rifugiate e migranti ed i loro bambini, sono state esposte a varie forme di violenza sessuale e di genere (SGBV) sia nel loro paese di origine, sia nel luogo di asilo, sia durante il viaggio per e in Europa”.

Trattare la SGBV richiede un coinvolgimento degli stakeholders chiave a livello nazionale e internazionale che stabilisca un sistema di risposta coordinata che protegga donne, ragazze, ragazzi e bambini.

Il progetto Net-Care, finanziato dalla Commissione Europea, mira a rafforzare un sistema multi-settoriale di supporto e cura per rifugiati e migranti vittima di violenza. L’obiettivo del progetto è facilitare il loro accesso ai servizi esistenti prestando attenzione ai rischi legati al non denunciare, alla mancanza di fiducia e allo scarso livello di presenza del target presso i servizi di cura e protezione in Grecia, Italia e Spagna.

Il progetto, che vede la Cooperativa Sociale Alice in qualità di partner, ha come capofila Oxfam Italia Intercultura e gli altri partner internazionali sono il Centro di Salute Globale della Regione Toscana (attraverso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer), l’ONG ASEIS e l’Università di Jaen in Spagna, le ONG Generazione 2.0 e KMOP in Grecia.

I servizi sanitari, sociali e legali (inclusi i centri antiviolenza, gli organismi antitratta, i centri di accoglienza, gli ospedali, i pronto soccorso, i servizi sociali, gli uffici legali e le stazioni di polizia) saranno coinvolti in una rete che include Grecia, Italia e Spagna e saranno dotati di un registro di professionisti chiave creato appositamente. 120 mediatori culturali saranno selezionati e formati sulla gestione dei casi di SGBV: per identificare e rispondere ai bisogni delle vittime seguendo una comune procedura confidenziale in linea con gli standard internazionali di protezione. I mediatori culturali interverranno nel rispetto di uno specifico codice di condotta e si occuperanno dei servizi di primo intervento organizzati a livello regionale in ognuno dei paesi partner per aiutare le vittime.

Le organizzazioni partner intendono coinvolgere i fornitori di servizi chiave, rafforzare la loro collaborazione e promuovere un uso definito e strutturato dei servizi di mediazione culturale in quanto strategia chiave per raggiungere il target ed estendere la risposta di primo intervento al SGBV nei confronti delle comunità di migranti e rifugiati sui servizi esistenti nelle reti e nei canali di riferimento. Per organizzare attività educative e di sensibilizzazione efficaci i mediatori culturali collaboreranno con i centri di accoglienza, i centri comunitari, i servizi sanitari rivolti alle donne e le associazioni di migranti in Grecia, Italia e Spagna.

Durante le attività progettuali sono previste varie iniziative nazionali ed una conferenza internazionale finale a Bruxelles per disseminare i risultati e le buone pratiche di Net Care attraverso i canali nazionali ed europei.

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